ALBA ADRIATICA – La familiarità con l’uso di alcuni farmaci antidepressivi che assumeva per cura, potrebbe esserle stata fatale. Perchè al momento non ci sono spiegazioni, almeno apparenti, per la morte di Maria Rosaria Ranalli, 47 anni, nativa di Nereto, che viveva ad Alba Adriatica. A scoprirne il corpo senza vita da qualche ora, questa mattina, è stato il padre che la cercava. Era riverso in terra, lungo il corridoio dell’appartamento estivo in via Liguria. E’ qui che la donna – che viveva da sola dopo la separazione dal marito – si era trasferita a vivere, negli ultimi giorni. Sul corpo della donna l’anatomo-patologo Giuseppe Sciarra non ha trovato segni di violenza o di traumi tali da spiegarne la morte. L’ingresso dell’abitazione, d’altronde, era chiuso regolarmente e in casa tutto sembra essere a posto: dunque l’ipotesi del malore, forse anche causato dai farmaci che prendeva abitualmente, potrebbe essere la causa del decesso, ma per chiarirlo sarà necessaria l’autopsia. La salma della 47enne, su disposizione del pm che coordina le indagini sull’episodio, Stefano Giovagnoni, è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Teramo. Qui domani sarà eseguito l’esama necroscopico.
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